L’humus è un ammendante molto simile al letame del quale ha le caratteristiche principali migliorandone la qualità e rendendo gli elementi nutritivi immediatamente disponibili per le piante; può essere impiegato tranquillamente per tutti gli usi agricoli senza controindicazioni. La composizione dell’humus è tale che migliora di molto la struttura chimico-fisica del terreno, integrandolo e arricchendolo di preziosa sostanza organica. L’humus di lombrico in particolare aumenta e mantiene la fertilità del suolo ridando vigore alle piante stimolandone la crescita per il contenuto ormonale; è un prodotto vivo per l’alta carica batterica, e di assoluto valore ecologico (più humus di lombrico = meno concimi chimici).
Raccolta e vagliatura
Solo per humus maturo di 6-8 mesi, generalmente si fanno due vagliature al momento della raccolta: humus raffinato 5mm (molto fine) e humus grezzo 4cm (vagliatura un po’ più grossolana).
Stoccaggio
Dopo la vagliatura si mette in sacchi di plastica o altro, avendo cura di praticare dei piccoli fori per fare respirare tutti i microrganismi.
IMPIEGO
L’humus può essere indicativamente usato nei seguenti 3 modi in base alle colture e allo stato del terreno: 1) miscelare la terra con il 30% di humus; 2) usare 3-5kg per pianta; 3) usarne 3-5kg per mq. In qualsiasi fase di maturazione sia usato, l’humus di lombrico garantisce sempre degli ottimi risultati.
- FRESCO (dopo 2/3 mesi circa) – Disponendo di trituratore, tutte le ramaglie sminuzzate possono essere usate come “pacciamatura” e diserbo ecologico: l’humus fresco rende soffice e fresco il terreno,
mantiene umidità d’estate e protegge le piante d’inverno. Oltre ad apportare sostanza organica al suolo, fa risparmiare molto lavoro e mantiene sempre pulito. Si stende sotto le piante in uno strato alto 5cm circa. Per la concimazione di fondo, si può interrare come un letame. - PRONTO (dopo 4/5 mesi) – E’ il lombricompost intermedio: può essere usato vantaggiosamente per sostituire il letame, specialmente quando si eseguono le vangature. Per questo tipo di lavoro si prende del compost di 4- 5 mesi circa, che assomiglia proprio ad un letame, in quanto non ha ancora terminato le varie fasi di trasformazione, pur non essendo già stabilizzato. L’uso è proprio del letame, nelle concimazioni annuali di fondo, per orto o per nuovi impianti da interrare prima delle coltivazioni in ragione di 5/10kg per mq, in relazione allo stato del terreno. Se si fanno più colture in un anno nello stesso posto è bene apportare di nuovo dell’humus in quantità minori, sempre prima delle semine o trapianti, interrandolo. Per messa a dimora di piante è bene che questo tipo di humus non sia a contatto diretto con le radici, come del resto il letame, ma va messo sul fondo della buca e intorno mischiato con terra, a disposizione della pianta come nutrimento per i mesi successivi.
- MATURO (dopo 6/7 mesi circa) – Usato come terriccio in tutte le sue forme, puro o miscelato, naturale ed ecologico al 100%, di pronta assimilazione.
USO E DOSI
Nuovi impianti
Barbatelle (viti), piante da frutta, ecc.
Può essere messo a contatto diretto con le radici in modo che ne assicuri una pronta ripresa ed eviti lo shock da trapianto.
Trapianti
L’humus di lombrico è particolarmente indicato in questi casi in quanto riduce lo shock da trapianto:
- Trapianti di alberi – Mettere 1 kg di humus sul fondo della buca e altrettanto a contatto con le radici o sul pane di terra; altro kg o 2 miscelati con la terra da riempimento della buca. Annaffiare abbondantemente. Miscelare al 20-30% con il normale terriccio (comune terra da vaso).
- Trapianti di erbacee – Mettere 150 g di humus nella buchetta e inserire a contatto diretto l’apparato radicale, poi annaffiare. In casi difficili interrare 15-20 giorni prima dell’operazione dai 200 ai 500 g di humus nell’area radicale.
Talee
Procedere mettendo nel foro predisposto un impasto di humus e acqua; inserire quindi la talea e richiudere oppure preparare un substrato al 20% di humus.
Piante in vaso/”da appartaento”
La dose iniziale da immettere è proporzionale al diametro del vaso; si hanno quindi i seguenti riferimenti:
- Diametro 10-20 cm → Dare 3-4 cucchiai.
- Diametro 20-40 cm → Dare 5-10 cucchiai.
Si sparge in superficie e si annaffia. Si consiglia poi un’aggiunta a cadenza mensile in superficie, con gli altri concimi, in quantità pari a 1/3 della dose iniziale.
Prati verdi e tappeti erbosi
Distribuire in ragione di 1-3 kg per m², operazione da fare almeno 3 volte all’anno a seconda delle esigenze e annaffiare. Sui campi da calcio e da golf li mantiene sempre verdi e rinforza il tappeto erboso.
Orto/colture sotto serra
Può essere usato mischiandolo al terreno in superficie, non interrandolo. Dopo la vangatura, con un rastrello, si mischia l’humus con il primo strato di terra → kg 3-5 circa per m². Nelle semine a spaglio dopo avere rastrellato il terreno, spargere l’humus in superficie interrandolo con una leggera rastrellatura, quindi seminare e pressare. Per la semina a file si consiglia la seguente procedura: scavare il solco, mettere sul fondo un po’ di compost, seminare, ricoprire battendo leggermente. Per trapianti di insalate, ecc è opportuno un uso localizzato direttamente nella buchetta di trapianto, in questo modo le radici hanno subito a disposizione dei buoni nutrienti. Per piante singole circa 100 gr per pianta una volta al mese. L’humus può essere dato prima/durante la semina oppure in copertura.
• Colture intensive: 30-50 q.li di humus per ettaro. Nelle colture intensive le somministrazioni periodiche di humus hanno dimostrato aumenti notevoli di raccolto (per esempio: nel granoturco +250%, nelle patate +135% e nei pascoli +300%).
• Colture estensive: 300 g di humus per m² periodicamente. Dato indicativo di humus per ettaro = 30q.
Giardini e aiuole
1 kg di humus per m², cadenza 3-4 volte all’anno. Associare all’azione di immissione di humus quelle di zappatura e annaffiatura.
Frutteti
Mettere, a seconda dello stato del terreno, della produttività, dell’età o delle dimensioni della pianta, nell’area delle radici 3-5 o più kg di humus per pianta, quindi zappare e annaffiare.
Terreni esausti
E’ bene sottolineare che risulta molto difficoltoso rigenerare un terreno esausto, per cui non si dovrebbe mai giungere all’esaurimento del terreno! In ogni caso utilizzare 3 o più kg per m² anche più volte l’anno a seconda delle condizioni del suolo: zappare e annaffiare.
Piante sofferenti
Asportare con delicatezza i primi 2-3 cm di terra e sostituire con humus, quindi annaffiare.
Semenzai/piantonai
Mescolare al 20-30% l’humus con i terricci normalmente usati. Medesimi risultati si ottengono spargendo sulla superficie 200-500 g per m².
Concimazione fogliare
Mettere 100 gr di humus a sciogliere in un litro d’acqua, attendere 12 o più ore e nebulizzare la soluzione ottenuta ricca di principi nutritivi. La parte solida può essere a questo punto re-impiegata perché dotata ancora di elementi nutritivi.
Barattolo da 3 kg
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